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Coppia e unione. Distinguere.

Credo che sarebbe utile distinguere tra coppia e unione. Il recente documento vaticano mi sembra che sia aperto sulle coppie ma non sulle unioni. E qual è la differenza? La differenza (io cerco di capire) è che la coppia è un semplice insieme di due persone (potrebbe essere un duo pianistico, un doppio tennistico, le gemelle Kessler, ecc.), mentre l’unione è la loro “unione” profonda, comprensiva della dimensione sessuale.

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La fede. Un pensiero.

A volte si sente dire, più o meno: “La fede è un dono, e io non l’ho ricevuto”.
Non mi sembra un discorso corretto, perché è vero che la fede nasce da un dono elargito dalla Grazia divina, ma è anche vero che di per sé la fede è l’atto umano con cui liberamente si accoglie questo dono. Più che un dono, quindi, la fede consiste nel suo libero accoglimento.
Dato poi che il dono è fatto a tutti, rimane responsabilità dell’uomo il passaggio successivo. Perciò non si tratta di non aver ricevuto il dono, ma, semmai, avendolo ricevuto, di non aver saputo o voluto aprirsi al suo accoglimento.

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Sventolando il bandierone

E’ vero, come qualcuno ha detto, che all’arrivo dei vaccini in Italia è partita “la fanfara italica”.

Servizi di apertura a tutti i tg, interviste tra furtive lacrime e reboanti retoriche, poesiole e moine.

Siamo fatti così, o disseminanti scetticismo o grondanti melassa.

La serietà no. E invece ce ne vorrebbe a vagoni, a corazzate, a portaerei.

Ma moriremo felici, con in mano l’ultimo pensiero, in rima baciata.

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Cronache

Si continua nelle faccende solite cercando un po’ di salvaguardare la salute e un po’ di seguire le incombenze legate alle varie necessità.
Sono impelagato in una complessa vicenda di successione, che vede coinvolto un discreto numero di persone. Oggi ho fatto degli accertamenti sulla necessità di fare la voltura della Tari sulla casa del de cuius, con telefonate e relative lunghe attese al Comune di Bologna.
I piccioni continuano ad infestare il  balcone.
Il mondo degli appassionati di ultralight Radio in onde medie si concentra soprattutto fra gli Stati Uniti e la Tasmania e mi pare che in Italia non ci siano degli appassionati organizzati.
Susanna sta cercando di vendere le pellicce, ma per una in particolare (ocelot) c’è bisogno di un certificato dei Carabinieri e allora bisogna rivolgersi all’ufficio competente, ma il numero non risponde.

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Reclusi

Reclusi perché autoreclusi o perché costretti? Per amore o per forza? Intanto mi guardo altri film di Verdone, coltivo le nuove dimensioni della mia passione per la radio e porto avanti gli “affari di famiglia”. Ogni giorno, ma in modo svogliato, consultiamo e consideriamo i dati della pandemia e rinnovo i buoni propositi di leggere un po’ di più di quel niente a cui mi sono ridotto. In realtà la lettura non è scomparsa dal mio orizzonte, ma si è radicalmente trasformata. Leggo tutto il giorno, ma nella forma frammentata dei social. Qui e là, a pezzettini. E non va bene. Perché poi si frammenta anche la mente, e diventa incapace di applicazione complessa. Vedremo.

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Candidati

Forse sono un istintivo, un superficiale; ma l’impressione iniziale, la parte del “naso” (come, con un gesto eloquente, faceva intendere un mio vecchio collega), mi guidano sempre assai; spesso più della razionale valutazione di tutti gli aspetti rilevanti delle questioni.
Per questo succede, per esempio, che io preferisca candidati politici che sostengono più di altri programmi più lontani dai famigerati “princìpi non negoziabili” di discutibile memoria (ma sempre attuali, e anche di moda, in qualche caso), ma a mio avviso più presentabili quanto a (ipotetica) capacità di governo della cosa pubblica. E questo perché non mi sento partecipe della medesima solo per ottenere da lei corrispondenze lobbistiche, ma in tutto e per tutto. Io sono lietamente antiabortista, ma non me la sarei sentita di appoggiare per questo Trump.

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Non si sa. Non si riesce.

Anch’io (eravamo nel 1984) venni a contatto con la diceria che Mia Martini portasse sfortuna. Io la presi come una buffa mania di un ambiente del quale non conoscevo quasi nulla. La considerai una sciocchezza un po’ assurda, e basta.

A volte non si sa, non si capisce. Non si può e non si riesce a fare nulla. Poi ci si sente stranamente complici.

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Cellulare spento

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Guarda “DALLA TELEVISIONE AI SOCIAL” su YouTube

Incontro con Carlo Freccero straordinariamente denso e utile per tornare a guardare la realtà con occhi aperti e liberi.

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L’altro siamo noi

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