Se io mi inventassi un’attività pseudo-artistica e poi ne approfittassi per mettere in atto scemenze od infamie di vario genere, troverei sempre: 1) “la Repubblica” pronta a considerare che le mie siano “provocazioni”, 2) un assessore alla Cultura che si dichiara contrario alla censura, 3) un’opinione pubblica ottusa e acriticamente partigiana (o sei aperto e tollerante, e cioè moderno, o sei talebano e oscurantista, e perciò medievale).
Ho pensato perciò, dato che la mia natura profonda mi porta spesso a infrangere svariati articoli del Codice della strada, di riconvertirmi in “artista veicolare”, e di includere tutta la mia attività automobilistica nella vasta categoria di questa innovativa e provocatoria (!) forma d’arte, da me fondata. Ogni mia bizzarria sarebbe guardata con interesse, susciterebbe dibattiti e, casomai talvolta infrangesse (sempre in modo “controllato” e “responsabile”, garantisco io) qualche articolo del codice, troverebbe sicuramente qualche simpatia nella folta schiera degli “opinionisti”.
#1 di Denise Cecilia S. il 26/10/2013 - 09:59
C’è un evento in particolare che ti ha ispirato questa nuova artistica creatura? 😉
#2 di magisamica il 26/10/2013 - 14:46
Riflessioni vaganti, ma generate da un episodio… “artistico”.
http://corrieredibologna.corriere.it/bologna/notizie/cronaca/2013/25-ottobre-2013/premio-alinovi-cattelan-assente-furioso-barilli-una-pagliacciata-2223542263099.shtml